Fidardo MC1 la "boutique strat" made in italy!
Non capita spesso di avere amici che ti lasciano per un mesetto una bella chitarra per fartela provare…Come potevo non scrivere qualche cosa su questa bella Fidardo MG1 che mi è arrivata tra le mani inaspettatamente?
Inizio subito dalla conclusione: sarà davvero un dramma dovermene separare!
Detto questo sono doverose alcune informazioni su questa piccola realtà tutta italiana chiamata Fidardo Guitars; la fortuna vuole che ci siano nel nostro paese grandi liutai che uniscono al loro sapiente mestiere quella creatività tutta italiana che distingue per design, progetto e realizzazione tutti quegli strumenti provenienti dai vari laboratori sparsi sul territorio nazionale.
Intanto dal punto di vista estetico se tutto ci fa pensare al classico disegno Fender è la paletta e la mascherina dei pick up che subito ci saltano all’occhio come originali…
La paletta, sulla quale sono collocate le sei meccaniche autobloccanti Schaller (precisissime e solidissime), ha un design che sulle prime può far storcere il naso, abituati come siamo alle curve fenderiane ma a guardarla bene ricorda le forme un po’ appuntite e slanciate di quelle chitarre elettriche italiane degli anni ’60-’70 oramai ricercatissime dai collezionisti.
Slancia ancora di più l’estetica di questa MG1 l’originale taglio netto al pickguard all’altezza della spalla inferiore.
A richiamare alla memoria i fasti della liuteria italiana anni ’60 è anche la verniciatura (sottilissima e alla nitro!) di un bel colore turchese che ben si sposa con il colore tartarugato della mascherina in plastica.
La parte elettronica è quanto di più classico ci sia: tre single coils della Shadow, un selettore a cinque posizioni, un volume e due toni. Di certo nessuno impazzirà per prendere confidenza i controlli!
Il manico, verniciato anch’esso con un sottile strato di nitro, è in un bel pezzo unico di acero mentre il palissandro della tastiera stupisce per la densità delle fibre e compattezza mentre le sue dimensioni e la tastiera molto piatta permettono in un brevissimo tempo di sentirsi a proprio agio e suonare anche a velocità di certo proibitive su altri manici più fedelmente fenderiani (merito anche dei tasti di taglia media molto ben applicati).
Il body in ontano è in due pezzi e le sue smussature lo rendono davvero ben bilanciato e “confortevole” quando la chitarra è agganciata alla cinghia.
Oltre le già citate meccaniche Schaller 
I suoni che
Piuttosto è una chitarra versatile, anche se dal chiaro stampo “classico”, e ben “manipolabile” attraverso effetti a pedale, a rack e i più diversi amplificatori.
Caratteristiche queste di solito molto ricercate dai professionisti e dai turnisti dediti al pop, ma anche al rock e ad un certo tipo di fusion. Il manico, generoso nelle dimensioni, ma scorrevole e dalla tastiera piatta permette poi un approccio confortevole allo strumento rendendo possibile un’action molto bassa senza compromettere fraseggi con bendings esasperati.
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Etichette: Fidardo MC1 Sauro Gaggioli





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